PROGETTI
MICHAEL'S GATE PROJECT - Francesco M. Dominedò
Verrà sviluppato in più fasi:
1) Informazione mediatica:
Tutto quello che sta succedendo attorno al quadro e quali sono i suoi reali effetti. Le offerte a svariati zeri che stanno arrivando per accaparrarsi
il dipinto originale.
2) Testimonianze:
Interviste di specialisti, studiosi, psicologi, ipnotisti e testimoni della serata in cui il quadro è venuto alla luce.
Il parere dei critici d'arte sull’opera di Hypnos.
Le interviste saranno visibili sul canale YouTube Michael's Gate the movie.
3) Il Film:
Verrà tratto un film ispirato al quadro e ai suoi segreti.
4) Il Casting:
Non si tratterà di un casting comune, ma qualcosa di più profondo e sottile; l'aspirante al ruolo dovrà sottostare ad una vera e propria seduta di ipnosi. A tutela della produzione verranno fatte firmare delle liberatorie che attesteranno la volontà dell'aspirante di farsi ipnotizzare ed eventualmente di essere filmato durante lo stato di trance.
5) Le Riprese:
Tutto ciò che succederà, dai casting, alla preparazione del set,alle riprese vere e proprie, verrà filmato e documentato nel caso dovessero crearsi situazioni impreviste.
6) Ipnosi:
Verrà usata in certi casi l'ipnosi anche durante le riprese. Gli attori avranno una sceneggiatura da seguire, per alcune scene gli verrà richiesto di essere ipnotizzati e girare in uno stato di trance.
Lo stesso succederà per il regista, anche lui girerà delle scene in stato di trance.
Per rendere possibile tutto questo ci sarà un’equipe di ipnotisti che si occuperanno di ipnotizzare, ma anche di controllare che tutto vada a buon fine.
7) Michael’s Gate:
Il quadro originale verrà esposto sul set sia durante le riprese sia durante la preparazione.
Sappiamo che l’opera MG ha delle caratteristiche ben precise tra le quali anche quella di mettere la persona che lo guarda in contatto con il suo vero IO.
8) Il Luogo:
Per ottenere un livello di concentrazione adeguato il film verrà girato maggiormente in un ambiente unico, per ambiente unico, mi riferisco ad una struttura quale ad esempio: un carcere in disuso che si trova su un’isola, una fabbrica, un ex convento o altri spazi simili.
9) Lo Staff:
La troupe e anche gli attori vivranno nel luogo dove si girerà il film, tutto verrà ripreso da telecamere come si trattasse di un reality sia di giorno che di notte.
Verrà fatto anche un montaggio video che documenterà tutto ciò che succederà prima durante e dopo le riprese.
Michael's Gate:
IL FILM
“E se guardando dentro di te quello che vedi non ti piacesse … come reagiresti?”
La Leggenda:
E’ un quadro che è stato eseguito durante una seduta medianica.
L’autore del quadro è un famoso riproduttore di opere di artisti famosi quali Raffaello, Picasso, Bosh, e molti altri.
La tecnica che usa per riprodurre in modo identico opere pittoriche che fanno parte dei capolavori della nostra storia è inusuale quanto semplice.
Con l'aiuto di altri medium e di una frase vibrata all'infinito, frase che l'autore non ha intenzione di rivelare, entra in uno stato di trans medianica per diventare quello che in gergo viene chiamato Cavallo o Messaggero. Lo spirito dell'artista entra in lui possedendolo, diventando realmente l'artista evocato. Il Messaggero non fa altro che prestare il suo corpo materiale ed eseguire nuovamente l'opera che si è deciso riprodurre.
Molti critici e studiosi hanno accertato l'autenticità di opere eseguite dal Messaggero durante lo stato di trance medianica. Dico questo per evitare qualsiasi forma di abuso, falso a scopo di lucro o sostituzione con l'originale, anche se voci, forse leggende, raccontano di opere dipinte dal Messaggero esposte in famosi musei internazionali.
Il 10 settembre 2001, un giorno prima della sciagura che ha cambiato il decennio, si è tenuta una riunione medianica; il Messaggero era stato incaricato da un facoltosissimo personaggio di riprodurre l'opera pittorica Il taglio di Lucio Fontana.
Il rito di evocazione ha il suo inizio e svolgimento come già successo precedentemente in altre occasioni. Durante il rito succede qualcosa di inaspettato, pare che uno dei componenti della seduta medianica si sia sentito male; questo che noi riportiamo è un racconto fatto da alcuni dei presenti, non da tutti, anche perché un paio di loro sono passati ad un’altra dimensione
extraterrena, sono morti.
Pare che il rantolo vibrazionale emesso durante il mantra dalla persona che accusava il malore abbia emesso una frequenza diversa.
La conseguenza fu che al posto dell'artista Fontana, sia entrato qualcun o qualcosa altro.
I presenti raccontano che il Messaggero ha preso dei colori ed ha cominciato a dipingere, con movimenti che ricordavano antichi rituali magici, la tela che doveva secondo le previsioni originarie essere tagliata. Lo stato di trans è durato circa tre ore. I presenti erano in stato estatico impossibilitati a muoversi, come ipnotizzati a loro volta da quell'opera che si stava creando.
Erano immobili e allo stesso tempo concentrati sia sulle loro emozioni che su quello che stava succedendo. Racconta uno di loro che ad un certo momento il Messaggero ha preso la lama che serviva per riprodurre il famoso taglio del pittore Fontana e si è tagliato la mano sinistra usando il sangue che sgorgava come fosse un colore.
Finita l'opera pittorica, il Messaggero esce dallo stato di trans medianica, è come suo solito, stordito. Rimane fisso per degli attimi a vedere il quadro appena dipinto. Si trova in uno stato di auto ipnosi. Fissa il quadro come se fosse uno specchio che riflette ciò che è dentro nel suo più profondo e reale essere.
Vede per la prima volta la sua reale e vera essenza.
Scioccato si gira verso i suoi accompagnatori medium e un secondo colpo di scena lo accompagna, vede il Vero. Sa di ognuno di loro. Sente qualcosa che lo invade e gli perde i sensi. Al suo risveglio trova tutti attorno a lui che cercano spiegazioni sull'accaduto.
Cosa assai curiosa che la ferita che il Messaggero si era autoinflitto durante la trans si era rimarginata, non riportando alcuna cicatrice o segno.
Per anni il Messaggero ha tenuto il quadro avvolto in un panno nero, nascosto in un luogo solo a lui conosciuto. Sia lui che i presenti non hanno mai parlato di ciò che era successo quella sera, questo anche perché le cronache dei fatti accaduti nei giorni seguenti hanno catalizzato l'attenzione mondiale per un bel periodo.
Solo un paio di anni fa il Messaggero ha avuto il coraggio di tirare fuori il dipinto dal suo nascondiglio e di osservarlo nuovamente. Il quadro nell'ultimo periodo è divenuto motivo di studio da parte di critici, psicologi, esperti di occultismo e scienziati. L'opera Michael's Gate ha la capacità di portare lo spettatore al cospetto del suo vero essere e in molti casi curarlo dai suoi mali interiori creando uno stato di beatitudine ed illuminazione interiore. La domanda che ci nasce spontanea è: perché il Messaggero ha deciso di far uscire alla luce il quadro occulto e cosa vuole realmente dirci?
Il Messaggero ha risposto dicendoci : "Ora i tempi sono maturi ..."
All'entità che è entrata nel corpo materiale del Messaggero è stato dato un nome: Hypnos.
Che Hypnos si sia rimesso in contatto in qualche modo con il Messaggero?
La Storia in breve.
Un produzione televisiva che si occupa di intrattenimento sui canali satellitari decide di fare un reality diverso da tutto quello che si vede in tv solitamente. Uno degli autori dice che su internet e su riviste specializzate ha letto una notizia di un quadro realizzato sotto ipnosi:
Michael’s Gate. La proposta che l’autore fa è quella di ricreare lo stato che ha permesso all’autore di realizzare il quadro.
Facendo delle ricerche vengono a conoscenza di come è stato realizzato.
L’idea piace ai dirigenti, finalmente un reality fuori dal comune. La macchina produttiva subito si mette in moto.
Vengono reclutati dopo un accurato casting i partecipanti al reality, molti di loro dovranno superare delle prove prima di essere ammessi, tra di esse l’ipnosi. Il reality si mette in moto, viene scelto un luogo antico e caro agli occultisti, l’Abbazia di Thelema a Cefalù, dimora dell’occultista inglese Aleyster Crowley. I prescelti vivranno reclusi nell’Abbazia e verranno giornalmente messi a dura prova da occultisti psicologi e ipnotisti. Le prove che dovranno superare saranno per la prima volta non fisiche, ma metafisiche.
Alla fine verrà scelto uno di loro, colui che avrà reagito meglio all’insegnamento.
Una delle prove che i partecipanti dovranno superare è quella del raffronto con l’opera pittorica originale Michael’s Gate. Questo quadro ha la particolarità di tirare fuori il vero Se nascosto dentro ognuno di noi e metterlo in moto. Questo non è sempre semplice, l’esposizione al quadro MG causerà enormi conflitti tra l’IO e il vero SE dei partecipanti. Alcuni scopriranno dei lati nascosti che avevano repressi, lati che alla maggior parte delle persone non fa piacere avere.
I Concorrenti si rivelano completamente diversi da come li abbiamo conosciuti durante le loro interviste e confessioni. I parenti, gli amici e i fidanzati in studio saranno allibiti dal comportamento dei loro amici e familiari. Gli autori e la produzione si accorgono di come la situazione e
quindi il reality stia diventando incottrollabile, chiedono alla rete di far chiudere il programma, specificando che i partecipanti hanno bisogno di essere curati.
La Rete non vuol sentire scuse, dice che è dai tempi della prima edizione del Big Brothers che non si hanno ascolti così alti. Lo spettacolo deve continuare. I partecipanti subiranno un massacro psicologico, alcuni di loro impazziranno. Altri ancora faranno rivelazioni dettate dall’istinto che
intaccheranno le istituzioni e le religioni, facendo, a loro insaputa, una stregua di seguaci di un nuovo pensiero.
La rete subirà delle pressioni da parte dello stato a far cessare lo spettacolo: certe cose non possono essere rivelate.
I partecipanti sono diventati dei veri e propri veicoli, dei messaggeri che sono a conoscenza di tutto quello che è stato nascosto e costudito nei grandi segreti della storia. Uno dei partecipanti ha un malore e comincia ad avere delle crisi
epilettiche, cade in uno stato catatonico. Viene subito portato
fuori dal reality e curato.
Questa casualità fa in modo che venga trovato un accordo tra le alte autorità statali, religiose, i produttori e la rete che trasmette il reality più seguito dalla storia della tv. L’accordo è che debba essere introdotto un virus nel programma. Il virus in questione è un altro partecipante che va a sostituire, il concorrente.
Il compito del virus è di far in modo che i partecipanti ad uno ad uno siano messi in condizioni di non nuocere più all’opinione pubblica.
A questo punto all’interno del reality inizierà una vera e propria eliminazione dei concorrenti pericolosi. Un eliminazione non diretta, ma occulta, tutto deve sembrare cusuale o una digrazia. Il partecipante virus deve infettare tutto alla svelta, il giorno della seduta ipnotica per riprodurre il quadro MG è vicina. E questo non deve succedere. Il quadro MG può darti rivelazioni fantastiche o metterti in contatto con il lato oscuro che hai sempre tenuto nascosto, questo varia da persona a persona. Il pericolo è quello di creare un nuovo eggregore, una forma pensiero potentissima. A mano a mano il virus farà il suo dovere. Molti dei partecipanti diverranno innoqui. A differenza degli altri concorrenti che sembrano essere a conoscenza di tutto e di far parte di un’unica forma pensiero o di coscenza, il ruolo del partecipante virus è quello del
dissacratore e dello scettico. Deve demolire tutto quello che loro affermano, facendoli sembrare solo degli invasati e non portatori di verità.
Impossibilitati dunque in questo modo ad essere un veicolo per far manifestare Hypnos e far riprodurre un’altra opera Michael’s Gate.
L’unico rimasto in gara è il partecipante-virus, tocca a lui sottoporsi alla seduta ipnotica.
Parla in codice durante un’intervista del reality ai suoi superiori, cerca di far capire a loro che lui non crede a tutto questo, ma che ha un po’ di perplessità per quanto riguarda la seduta mediatica e il suo autocontrollo. Dallo studio, un finto parente, in realtà un uomo dei servizi
segreti, lo tranquillizza dicendogli che la situazione non può essere ricreata in quanto nata da un incidente, e non da un metodo sicuro.
È il giorno della seduta mediatica che ha il compito di ricreare il giorno in cui l’opera Michael’s gate è venuta alla luce e in cui Hipnos si è manifestato.
Un gruppo composto da occultisti e ipnotisti è in cerchio attorno al partecipante-virus. I più anziani tra loro hanno partecipato alla seduta durante la quale MG è venuto alla luce.Comincia il rituale, la seduta ha inizio. Il partecipante è nel centro di fronte a lui una tela bianca delle stesse dimensioni del quadro originale, il partecipante-virus sorride alla pantomima in direzione delle telecamere. Sbeffeggia l’operato dei medium.
Un mantra con vibrazioni fortissime invade la stanza, il viso del partecipante ride, il tutto gli sembra ridicolo. Il mantra diventa più potente vediamo la mdp che gira sul viso di ogni medium. Il mantra aumenta di ritmo e la mdp
aumenta il suo giro circolare confondendo volti e suoni.
La mdp di colpo si blocca, di spalle vediamo il partecipantevirus, nudo, sporco di colori e di fronte a se l’opera di Michael’ s Gate riprodotta.
Il parteciapnte-virus è immobile davanti al quadro. La mdp si avvicina su di lui sempre di spalle, lo vediamo fissare il quadro.
Lento si gira in direzione della macchina da presa, il suo volto è cambiato, ha un’espressione rilassata ed illuminata. Guarda fisso in mdp, una rivelazione gli si è manifestata. Vediamo bene l’opera, ci accorgiamo che non ha centro, come se fosse uno spazio scuro dove specchiarsi.
Sentiamo una voce.
“Ognuno di noi ha uno luogo oscuro dove bisogna specchiarsi. Il problema nasce se quello che vedi non ti piace.”
Francesco Maria Dominedò
MICHAEL’S GATE ( La porta dell’ Inconscio) TV
Ai mistici è ben noto che se un uomo medita su un simbolo attorno al quale sono state associate mediante la passata meditazione determinate idee, egli otterrà accesso a quelle idee… Dion Fortune, La Cabala mistica, I, 1,15
“L’inconscio parla e reagisce con immagini e la percezione di queste ultime è una prerogativa dell’emisfero destro. Man mano che un monoideismo coinvolge la nostra attenzione, le facoltà logico-razionali abbassano la guardia” Hypnos Michael's Gate” La porta dell’inconscio. Nessuna profezia da rivelare, né casa infestata da indagare, nessun alieno da incontrare, nessuna civiltà da decifrare.
Michael's Gaté sarà un viaggio nel mondo dell’inconscio e dei suoi simboli, rivolto alla conoscenza della nostra cultura nelle sue manifestazioni occulte e immaginifiche, esoteriche e allegoriche che spazierà dallo studio di sistemi di razionalità “altre” rispetto all’attuale modello di razionalità all’indagine sull’originale significato dei linguaggi magico-esoterici in chiave storica e simbolica, dalla ricerca delle tecniche fisiche e
mentali come strumenti di conoscenza dell’inconscio all’esplorazione delle molteplici modalità proprie dell’esperienza religiosa e del mito, dall’analisi comparativa tra i doversi retaggi magico simbolici e le loro rispettive stratificazioni allo studio dei meccanismi attraverso i quali
l’irrazionale si è manifestato ed è stato accolto, frainteso, mistificato e discriminato dalla cultura dominante. Un programma che si avvarrà dell’apporto dei principali studiosi italiani e stranieri nel campo delle ricerche sul pensiero magico,esoterico e simbolico coadiuvati in studio da Paolo Portone (direttore scientifico del CIRE) Stefania Quattrone (storica dell’arte) e dal celebre artista Hypnos (al secolo Gilberto di Benedetto) autore di “Michael’s Gate”, il primo quadro-eggregore del nuovo millennio. Per saperne di più sui temi che saranno affrontati nella trasmissione abbiamo intervistato il prof. Paolo Aldo Rossi, docente di filosofia presso l’Università statale di Genova, tra i massimi esperti del pensiero magico simbolico e nostro collaboratore. Cosa si intende per studio di sistemi di razionalità altre rispetto all'attuale modello della razionalità scientifica?.
« La scienza moderna, a partire dalla fine del sedicesimo secolo, delinea un metodo basato su un modello di razionalità ampiamente condiviso nella pratica, sebbene difficilmente definibile. Questa razionalità, questo metodo hanno portato ad uno sviluppo della conoscenza così rapido, rispetto ai secoli precedenti, che non avrebbe senso metterne in dubbio hanno portato ad uno sviluppo della conoscenza così rapido, rispetto
ai secoli precedenti, che non avrebbe senso metterne in dubbio la validità, se non altro perché i risultati di questo sviluppo, sebbene talvolta in modo controverso, hanno avuto ricadute enormi sulla vita quotidiana dell'uomo .Ma nella storia dell'umanità vi sono state, e vi sono tutt'ora, altre razionalità, altre tecniche, altri approcci allo studio della Natura, che meritano di essere studiati, e non solo con l'interesse dello storico. Tali approcci scaturiscono infatti anch'essi dalla psiche umana, e sono quindi talvolta in grado di rivelarci aspetti della psiche stessa,
e della sfera spirituale in cui siamo immersi, che sfuggono alla razionalità scientifica».
MICHAEL'S GATE la tela perduta
Andrea Conticelli giovane regista Italiano grande amante dei manga giapponesi sostiene di aver ritrovato la vera tela perduta dei manga giapponesi.Conticelli in una nota ha affermato : in via riservata seppi da amici che il famoso pittore Romano hypnos la notte tra il 10 e l 11 settembre 2001 aveva dipinto una misteriosa tela rossa ( Michael’a gate).Amici comuni con il pittore mi dissero una cosa che mi colpi in quanto amante dei manga giapponesi.Mi dissero che il pittore hypnos quella notte sogno’ un giapponese ubriaco che prendeva da una ciotola sangue umano e lo spalmava sulla tela con le mani.Il pittore .che dormiva nel suo studio quella notte al buio si taglio e mischio’il suo sangue con il colore rosso,seguendo uno schema come se non fosse lui a dipingere.La cosa mi colpi ( continua Conticelli) e volli approfondire l argomento scoprendo che un pittore giapponese ubriaco era stato l ispiratore dei manga.È stato il “demone della pittura” a dare origine ai manga
Il precursore dei manga è stato un artista giapponese di nome Kawanabe Kyōsai vissuto nella seconda metà del 1800 c onosciuto anche come il “demone della pittura”, Kawanabe Kyōsai è stato l’artista che ha dato poi vita all’avvento dei manga giapponesi.
In Giappone tutti conoscono la vita e la storia di Kawanabe Kyōsai, uno dei pittori più stravaganti ed eccentrici che il paese del Sol Levante abbia mai avuto. Per diversi anni i suoi dipinti hanno recato sempre la stessa iscrizione in calce: “Shōjō Kyōsai”, che letteralmente significa “ubriaco pazzo studio”. È nota l’ossessione che l’artista aveva per il vino: si dice che già a mezzogiorno bevesse tre bottiglie di sake di fila. Si potrebbe pensare che quindi i suoi disegni fossero un gran caos di linee e colori, ma niente potrebbe essere più lontano dalla realtà. Kawanabe Kyōsai, infatti, era famoso per il tratto pulito e le immagini nitide, che ancora oggi lo contraddistinguono come uno dei pittori più talentuosi che siano mai esistiti.
Le opere di Kawanabe Kyōsai erano estremamente dissacranti e prendevano di mira il sistema politico del Giappone e la voglia dei suoi abitanti di somigliare agli occidentali. Una sua xilografia del 1874, “School for Spooks, No.3”, della serie “Drawings for Pleasure”, mostra uno sciame di viscidi demoni verdi stretti in minuscole scrivanie e abiti occidentali. Un chiaro affondo al sistema di istruzione obbligatoria istituito dal governo Meiji. Immagini come questa gli sono valse una pena detentiva e cinquanta frustate.
Molti studiosi di manga, il popolare formato di fumetti giapponesi, hanno decretato che è stato proprio Kyōsai a inventare il genere nel 1874. Queste opere, infatti, sono ovviamente di fantasia ma perennemente radicate negli avvenimenti politici e culturali della vita reale. Proprio come quelle realizzate da Kyōsai. Quest’ultimo ha dipinto il Giappone che cambiava e ha applicato il suo umorismo particolare a temi e generi tradizionali, con risultati incomparabili e differenti da quelli degli altri artisti.
Nel 1874, insieme al migliore amico Kanagaki Robun, Kawanabe Kyōsai ha fondato “E-shinbun Nipponchi”, il primo magazine di manga mai esistito al mondo. Questo era espirato a “Punch”, la principale pubblicazione di umorismo inglese dell’epoca. Purtroppo non ha mai preso piede ed è stata chiusa dopo soli tre numeri. Ma il suo stile semplice ha ispirato dozzine di imitatori alla fine del XIX secolo: i suoi discendenti, attualmente, sono centinaia. Basta entrare in qualsiasi negozio di fumetti per rendersene conto.
http://www.ciaddnews.com/manga-lost-canvasla-tela-perduta-dei-manga-giapponesi-esiste-veramente/